MoRnaZ |
|
| CITAZIONE (vier @ 29/4/2008, 15:06) L'MVP, purtroppo, lo vincerà certamente Bryant...Cosa non scandalosa di per sè, al massimo c'è da chiedersi perchè non l'abbia vinto prima, ma la stagione di CP3 merita quantomeno un ex-equo... E’ ufficiale. A Kobe il Trofeo di MVP ‘08Dopo essere stato considerato il miglior giocatore NBA per anni, Kobe riceve il premio di Most Valuable Player proprio nella stagione in cui registra le cifre individuali più basse (28.3 punti - la sua media più bassa dal 2004, e lo stesso dicasi per le percentuali dal campo e dalla lunetta), ma in cui riesce a portare i “Suoi” Lakers al miglior record della Western Conference. In una parola: Jordanesco. “Adesso voglio un altro trofeo, a fine giugno.” – ha commentato ieri Bryant con la figlioletta in braccio – “Non avrei mai potuto vincere questa statuetta senza i mie compagni, credo di dover loro parecchi ringraziamenti, a partire da mercoledì sera. Adesso siamo come fratelli.”. La statuetta gli verrà consegnata da Stern in persona, prima della palla a due contro Utah, per ufficializzare un premio di cui ormai sapevano già tutti.. Quando nello Utah si giocava gara 6 tra Jazz e Rockets, i Lakers ansiosi di conoscere il proprio avversario si erano riuniti in un ristorante di Hollywood per guardare assieme l’incontro, invece prima che il risultato fosse acquisito sono venuti a conoscenza, via mail spedita a Kobe, della vittoria dell’MVP da parte del loro leader. Ovviamente al passaggio alla cassa, da buon compagno di squadra, Bryant si è preoccupato di lasciare la Mastercard e far “strisciare” per tutti. Il ballottaggio ha visto sino all’ultimo un testa a testa tra KB8 e CP3, entrambi in possesso di più che legittimi argomenti di candidatura, con due stagioni da incorniciare sia dal punto di vista personale che di squadra, le loro rispettive franchigie all’apice della Western Conference. Il figlio di Jelly Bean è andato vicino a mettere le mani su questo premio tante volte. Nei primi anni del 2000 era all’ombra di Shaquille O’Neal, in una squadra pressoché imbattibile, poi una volta diventato l’unica star, le sorti dei Lakers sono andate calando nonostante enormi bottini personali. Nel maggio scorso Kobe chiedeva di essere ceduto in mancanza di cast di supporto degno di nota, il maggio successivo – con l’arrivo in squadra di Gasol - la squadra è ritornata in un lasso irrisorio di tempo ai fasti di qualche anno addietro e per il numero #24 (o #8 che sia) è arrivata la benedizione che forse in cuor suo desiderava di più. “Non conosco nessun altro, tra tutti i giocatori che ho allenato in carriera, che si sia meritato questo premio più di Kobe, per il percorso personale fatto, per il lavoro dedicato ogni anno, d’inverno e d’estate, per la pressione sopportata.” – ha detto coach Phil Jackson ai microfoni. E considerando che tra i giocatori allenati in carriera da Capo Triangolo spiccano nomi quali un certo Michael Jordan e un tal Shaquille O’Neal, la benedizione è di quelle che consacrano. Nelle scorse due stagioni Bryant è finito sempre al 3° posto, dopo essere stato per due volte consecutive il miglio marcatore della stagione. Con questo premio diventa il quarto giallo-viola di sempre a riuscire nell’impresa, dopo i celeberrimi Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson e Shaquille O’Neal. Prima di gara 1 tra Celtics e Cavs è stato chiesto un commento al Miglior Marcatore del 2008: Lebron James. “Sono tre anni che lo ripeto. Kobe deve vincere l’MVP. E’ il più forte giocatore NBA da 6 stagioni. Adesso ha la squadra che si merita.”.
|
| |