SASHA, CONGEDO AMARO E RABBIOSO, lo sfogo di Djorjevic all'addio...

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MoRnaZ
icon12  view post Posted on 20/6/2007, 10:28




Djordjevic contro l'Olimpia
"Mi hanno lasciato solo"


Dopo una stagione controversa, il tecnico serbo lancia frecciate al presidente Corbelli e al general manager Natali. "Bulleri era il solo che sapesse vincere, lui e Garris hanno giocato contro"

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MILANO, 20 giugno 2007 - Sasha Djordjevic e Giorgio Corbelli si sono incontrati lunedì solo per dirsi che Milano cambierà allenatore: sarà il quinto in sei stagioni. Con Djordjevic, grande campione che da allenatore ha riportato l’Armani in Eurolega, Milano butta via la grande occasione di costruire un futuro crescendo congiuntamente a un uomo di carattere, che ama l’Olimpia, ne è stato una bandiera in campo e gode di grande prestigio ovunque. Un vincente in una società in cui nessuno ha mai vinto niente. Corbelli non ha difeso questo tesoro. L’Olimpia sì è buttata su Sergio Scariolo. Grande scelta. Tutti parlano del suo stipendio: se verrà a Milano non lo farà per soldi ma per costruire in tre anni una squadra che possa vincere l’Eurolega, con un budget adeguato (quello di Milano è la metà di Malaga) e una struttura societaria all’altezza.
"Devo ringraziare Corbelli dell’opportunità che mi ha dato - ci dice Sasha in un locale di Brera, dove vive -. Mi hanno detto che vogliono Scariolo, fanno benissimo. Ho visto Milano da giocatore, da spettatore e da allenatore: ne ho una visione completa. Sono venuto qui non per rafforzare il mio nome ma utilizzandolo per aiutare una società e una città che amo in due momenti difficili. Non ho mai criticato pubblicamente un giocatore o una scelta del club, ho sempre difeso tutti, creduto che, per avere successo, si debba lavorare assieme per un obbiettivo comune, che è il bene della squadra, esaltandone i pregi e nascondendo i difetti. Significa anche sostenere l’allenatore. La società, con le sue critiche pubbliche, non ci ha dato la possibilità di unirci e rafforzarci".

Chi ha fatto una squadra che ha mostrato problemi di chimica e di coesione?
"E’ evidente che molte non fossero scelte mie ma non voglio scaricare le responsabilità. C’erano giocatori di talento, siamo arrivati secondi, conquistando l’Eurolega nonostante i molti infortuni e la grande pressione che ha messo la società sulla squadra. Il 'caso' Tusek? Ha chiesto di andar via dopo 2 giornate e, dopo quella richiesta, il suo peso nelle mie scelte è svanito. E non è vero che non abbia voluto Lorbek: ero già d’accordo con Scariolo per uno scambio con Tusek alla pari. Natali non lo ha fatto".

Corbelli ha parlato dell’inesperienza dell’allenatore.
"Conosco la pallacanestro... La società ha mandato via la mia 'esperienza' in palestra, Milan Minic, che avevo voluto come me l’anno scorso, il giorno dopo la fine del campionato... Da 'allenatore inesperto', giocando una stagione senza una vera ala forte, ho inventato Gallinari vicino a canestro, che non è il suo ruolo ma lo aiuterà a crescere. Gli ho dato tanti minuti, anche quando non se li meritava completamente, perché ho sempre voluto costruire qualcosa per Milano".

Il padre di Gallo, Vittorio, dice che gli americani non gli hanno più passato la palla dopo la coppa Italia. Calabria ha parlato di squadra spaccata in due.
"Vero. Ma sono cose che ho detto per primo alla società. Dante è stato messo da parte dalla lobby degli altri americani. A un certo punto della stagione, Green è stato tagliato ma poi i dirigenti hanno cambiato idea. Avremmo dovuto scegliere tra lui e Garris. E’ chiaro che quando il presidente critica pubblicamente l’allenatore, poi i giocatori si aspettino che venga licenziato e perde credibilità. Ci sono stati tanti momenti in cui ho chiesto alla società di intervenire al mio fianco, non è mai successo. Mi sono sentito solo. Ho detto a Corbelli di stare più vicino alla squadra, non poteva giudicarci soltanto per sentito dire, guardando la partita alla domenica".

La sua storia sembra quella di Bulleri...
"In due anni a Milano, non hanno mai fatto sentire Bullo un numero uno. Corbelli lo ha criticato subito pubblicamente. Gli hanno affiancato Garris invece di sostenerlo con un cambio: hanno giocato uno contro l’altro. Spesso usciva malconcio dagli allenamenti. Bullo è un vincente. Il solo che, come me, sa cosa significhi far parte di un gruppo che ha avuto successo. Bisogna farsi guidare non metterlo dietro a qualcuno".

Farà ancora l’allenatore?
"Questa esperienza mi ha fatto crescere moltissimo. E ho avuto la prova di possedere le capacità per essere Djordjevic anche in panchina. La società dovrebbe interrogarsi sul perché la squadra sia caduta nelle ultime gare in casa in una atmosfera difficile. Ci sono momenti in cui sono i giocatori che devono vincere. Io non guardavo se chi era in panchina fosse esperto quando avevo in mano un pallone decisivo"
 
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vier
view post Posted on 20/6/2007, 11:31




Mi spiace per Sasha, un grandissimo uomo prima ancora che un eccellente giocatore, ma in un atmosfera come quella che è venuta a crearsi non si poteva fare diversamente. Ed ora speriamo che sia Scariolo il suo successore...

PS mi auguro che preparino presto le valige anche green, calabria, gigena, schultze, fajardo...
 
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-lou-
view post Posted on 21/6/2007, 15:56




Firmato Reece Gaines, ex Biella. Ora speriamo nella morte di natali e in Scariolo come coach.

Sasha, troppo facile parlare adesso. Si sa che la società è una merda e gli usa facevano comunella tra loro, evitando di passarla a Gallinari.
 
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2 replies since 20/6/2007, 10:28   51 views
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