Il nuovo allenatore rossoazzurro elogia il suo predecessore: "C’è poco tempo per rivoluzionare il lavoro di Baldini che, onestamente, ha fatto benissimo. A me il compito di riconsegnare la lucidità e la capacità di vincere"
Walter Zenga, 47, esordisce come tecnico in serie A. A destra il presidente Nino Pulvirenti, a sin. l'a.d. Pietro Lo Monaco. Ansa
CATANIA, 1 aprile 2008 - "C’è poco tempo per rivoluzionare il lavoro di Baldini che, onestamente, ha fatto benissimo. A me il compito di riconsegnare al Catania il sorriso, la lucidità, la capacità di vincere". Diretto come sempre, Walter Zenga. Nei panni del nuovo allenatore del Catania, scelto dopo le dimissioni di Silvio Baldini, l’uomo ragno non giudica, ma si vede già al lavoro: "Conta quello e null’altro. Non mi aspetto grandi accoglienze o fischi, alla gente devo darla io la risposta in termini concreti, con i risultati. Il Catania? Conosco un po’ tutti quanti, anche gli stranieri, mi aiuterà lo staff tecnico che rimane intatto (il vice Atzori, il preparatore, l’allenatore dei portieri saranno affiancati da un collaboratore personale, Vio, attento agli schemi su palla inattiva) e, dunque, mi faciliterà il compito di salvare la serie A".
TIFOSI AIUTATECI - Zenga arriva in ritardo in Italia? Non è un problema, secondo l’ex azzurro: "Ho 48 anni, ho vissuto esperienze forti in Romania e Serbia, anche negli Emirati Arabi. Questa potrebbe essere una vetrina, ma non contano le aspettative personali. Conosco il pubblico di Catania (con la maglia dell’Inter fu autore di parate impossibili nell’84 in una partita pareggiata 0-0, ndr) e sono convinto che ci potrà aiutare a risollevarci".
MATURAZIONE - Contratto fino a fine stagione, con la possibilità di rinnovarlo, Zenga ha incontrato ieri sera la squadra: "Non dipingetemi come avete fatto ai tempi della mia esperienza da calciatore. Con il tempo, mentre cadono i capelli, si matura, si imparano molte cose. Da allenatore devo dare l’esempio anche nelle cose più semplici, come tenere in ordine lo spogliatoio, rispettare tutti, cercare il dialogo con ogni collaboratore, con ogni giocatore. Il cambio di modulo? Io sono convinto che bisogna cominciare dalle cose buone che questa squadra ha. Cambiare per il gusto di farlo non ha senso". Subito in chiave campionato, il suo giudizio sul Napoli, prossimo avversario del Catania: "Sarà una partita importante, difficile. La affronteremo con tutta la buona volontà e la sicurezza possibile. Una bella battaglia sportiva che deve vederci prevalere".
Giovanni Finocchiaro by gazzetta
