QUALCHE VERITÀ TRA TANTA IPOCRISIA, l'unico commento davvero onesto e imparziale

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MoRnaZ
view post Posted on 7/7/2011, 16:07




Calciopoli, tutti contro tutti
di Gian Paolo Ormezzano

Dopo il processo di Napoli rischiamo l'odioso “tutti colpevoli dunque nessun colpevole”. Ecco come noi vorremmo che andasse a finire: in senso giuridico e anche etico.

Il 18 luglio la federcalcio dovrà prendere l’unica decisione veramente attesa da tutti: se togliere o no all’Inter lo scudetto del 2006, vinto dalla Juventus e assegnato all’Inter dopo la scoperta di Calciopoli, cioè di arbitraggi comandati da Moggi e Giraudo a pro del club bianconero di cui erano dirigenti. Questo alla luce delle novità emerse (intercettazioni telefoniche) dal processo di Napoli alla Gea, organizzazione legata a Moggi e sospettata di manipolazioni assortite: un processo in cui sono emerse anche altre voci, interiste comprese, di persone che in qualche modo premevano telefonicamente sugli arbitri. Per la federazione c’è prescrizione dell’eventuale valenza sportiva di queste novità, ma lo scudetto è un tema storico sul quale si può e si deve operare. Ovviamente l’Inter dice che lo scudetto le è stato vietato irregolarmente sul campo e per questo è stato giusto darglielo a tavolino, la Juventus che è stato vinto legittimamente sul campo e per questo è stato ingiusto toglierglielo a tavolino. I due presidenti, Massimo Moratti e Andrea Agnelli, fanno finta di essere quasi amici ma c’è tensione. Noi abbiamo alcune precise idee, alcune considerazioni speciali in proposito, e le elenchiamo.

1) Lo scudetto 2004-2005, vinto dalla Juventus sul Milan, è stato tolto dalla giustizia sportiva al club bianconero ma non assegnato al club rossonero. La Juventus non lo ha chiesto indietro, il Milan non lo ha chiesto per sé. Mistero. Forse si commettono irregolarità serie solo ad anni alterni? O i due club non hanno l’abitudine, la voglia, il permesso di litigare fra di loro?

2) Moggi e Giraudo hanno commesso dei provatissimi reati, erano alti dirigenti della Juventus (per questo sono stati radiati dalle federazione), il club deve pagare, è la legge, c’è la responsabilità oggettiva che prevede la pena per il club.

3) La Juventus ha pagato poco con la retrocessione in B, ma ha salvato altre società che hanno cercato di farsi amici gli arbitri o quanto meno i designatori arbitrali - Bergamo e Pairetto tanto per far nomi -, avrebbero “meritato” la B così come la Juventus avrebbe “meritato” la C: diciamo Milan, Lazio, Fiorentina, e dopo la risultanze di Napoli c’è chi ci mette pure l’Inter. Paradossalmente, la Juventus è stata anche vittima sacrificale ed avrebbe il diritto a una forte riconoscenza di tanti…

4) I 91 punti dello scudetto bianconero 2006, conquistati da giocatori assai forti che dicono di non essersi, in campo, accorti di nulla, non sono la prova della validità dei successi, perché:
a) ci possono essere punti dovuti ad accertati e irregolari comportamenti arbitrali
b) qualsiasi giocatore di media intelligenza al terzo fischio capisce da che parte sta l’arbitro, se è “schierato”, e si regola di conseguenza.
Per questo, anche per questo, ci pare assurda la richiesta, per ora sotto tono, di riavere lo scudetto addirittura indietro.

5) Lo stesso scudetto non deve essere assegnato all’Inter per tre ragioni:
a) manca la controprova per cui in un campionato tutto regolare i nerazzurri avrebbero vinto
b) ci sono le intercettazioni emerse al processo di Napoli
c) in un calcio normale queste intercettazioni potrebbero bastare per sanzioni durissime.

6) Il defunto Facchetti, all’epoca presidente interista, che dice al telefono certe cose, viene pignolescamente usato dagli anti-Inter e ciò provoca lo sdegno del popolo nerazzurro (e non solo) per il quale Facchetti è stato un mito anche morale: calcolo ed emotività fanno un mix sempre sbagliato.

7) Anche per noi che scriviamo queste righe Facchetti è stato quasi un mito, e il tirarlo in ballo senza che lui possa difendersi ci pare tanto brutto e triste quanto inevitabile, in un mondo almeno dove si usano tutti i coltelli a disposizione.

8) Invece di sdegnarci perché “Moggi sì e Facchetti no”, o perché “Facchetti non si tocca”, dobbiamo però essere capaci di sdegnarci contro tutto ma proprio tutto il calcio, dove anche uno come Facchetti alla fine fa certi interventi (ancorché assai meno gravi di quelli di Moggi), usa certe frasi che purtroppo sono la norma.


Ecco il punto: siamo allo squallido, penoso, odioso “tutti colpevoli dunque nessun colpevole”, siamo allo sdegno spicciolo e ipocrita per incapacità ormai di provare lo sdegno grosso e onesto. Siamo forse così perversamente divertiti dall’ultima cosmica Calciopoli, quella delle scommesse incontrollabili e coinvolgenti giocatori di tutte le squadre per le partite di tutti i campionati e presso gli allibratori di tutto il mondo, che la Calciopoli di cinque anni fa ci sembra stucchevole, e vogliamo pigmentarla con il conflitto, postumo in tanti sensi, fra le due massime società calcistiche italiane.

E adesso ci pare giusto dire come vorremmo che tutto l’”affaire” andasse a finire, in senso giuridico ed anche etico: scudetto assolutamente revocato alla Juventus, come è stato fatto, scudetto assolutamente non assegnato all’Inter, come invece è stato fatto. Un anno bianco nell’albo d’oro, amen. Alle due dirigenze l’invito di accettare con piena calma e sportività: ci provino, vale la pena.

Ai due popoli, due consigli. A quello juventino di saper considerare che tutto sommato è ancora andata bene, e che a fare da capro espiatorio si rimedia talora qualcosa, quanto meno in fatto di pulizia necessaria per stare all’altezza delle grande tradizione di signorilità bianconera, e infine di saper pensare che a godere di uno scudetto così ci si contenta davvero di poco, in conflitto misero con la valenza storica e attuale del club. A quello interista di saper pensare che non solo quello scudetto non è stato meritato, ma che pure all’Inter, come peraltro anche (e di più) ad altre squadre, tutto sommato è ancora andata bene, e infine di saper soprattutto pensare che a godere di uno scudetto così ci si contenta davvero di poco, in conflitto misero con la valenza storica e attuale del club.

Edited by MoRnaZ - 7/7/2011, 17:23
 
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